La prima Guerra Mondiale e il Fascismo: storia d'Italia attraverso la canzoneDocumentari La prima Guerra Mondiale e il Fascismo. Storia d'Italia attraverso la canzone.
La prima guerra mondiale segna la fine dell’Europa degli imperi e vede sorgere quella delle nazioni. Le canzoni, in questo contesto, scandiscono i momenti più drammatici diventando ora inni patriottici, ora espressione delle sofferenze provocate dalla guerra. Seguendo la traccia lasciata dai motivi più celebri è possibile ricostruire un pezzo della storia del popolo italiano e del suo sentire. L’unità propone immagini di repertorio ed alcune interpretazioni di brani famosi come La leggenda del Piave , Gorizia , Tapum , Le rose rosse , All`armi , Giovinezza e La balilla eseguiti, fra gli altri, anche da Milva e Lina Sastri.
Guerra Mondiale, canzone, fascismo
Prima Guerra Mondiale: ricordi e testimonianzeDocumentari Prima Guerra Mondiale: ricordi e testimonianze.
Il 24 maggio 1915, giorno dell`entrata in guerra dell`Italia a fianco dell`Intesa anglo-franco-russa, nella memoria e nelle parole di sei testimoni di quel tragico evento: l`attrice Paola Borboni (1900 - 1995), lo psicologo e psicanalista Cesare Musatti (1898 - 1998), la scrittrice Virginia Galante Garrone (1906 - 1998), il poeta Attilio Bertolucci (1900 - 2000), il regista Francesco Rosi e lo scrittore Mario Rigoni Stern (1928 - 2008). L`unità audiovisiva alterna i ricordi e le fotografie degli intervistati a scene tratte dai film "I quattro cavalieri dell`Apocalisse" di Rex Ingram (1921), "Niente di nuovo sul fronte occidentale" di Delbert Mann (1980), "Mata Hari" di George Fitzmaurice (1932), "La grande guerra" di Mario Monicelli (1959), "Uomini contro" di Francesco Rosi (1970), "I recuperati" di Ermanno Olmi (1969) e "La sciantosa" di Alfredo Giannetti (1971).
Guerra Mondiale, ricordi, testimonianze
I contadini alle armi nella prima Guerra Mondiale: lotte contadineDocumentari I contadini alle armi nella prima Guerra Mondiale: lotte contadine.
Con l’ausilio di filmati d’archivio, l’unità audiovisiva interpreta i dati numerici riguardanti la partecipazione alla prima guerra mondiale di giovani e uomini italiani, spesso analfabeti, provenienti dalle masse contadine e costretti ad allinearsi nelle fila dell’esercito. Il conflitto ridusse la maggior parte della popolazione contadina alla fame, sia per ché sottrasse gli uomini al lavoro dei campi, sia per la requisizione delle terre, del grano e del bestiame operata dal governo. Ci furono molte defezioni e fughe dalla trincea, e non poche furono le licenze ottenute con atti di autolesionismo al fine di poter tornare a casa per una semina o per un raccolto.
Guerra Mondiale, contadini, armi, lotte
Canzoni di guerraDocumentari Canzoni di guerra.
“La prima guerra mondiale ha una sua speciale vita musicale: briosa, comica, sentimentale; un innocente contrappunto alla brutalità dei suoi eventi”. Queste le parole che aprono l’unità, interamente dedicata alle canzoni di guerra, che, scritte originariamente per i teatri di Broadway, per i musical londinesi e per i cabaret parigini, diventavano motivi cantati tanto dalle truppe al fronte quanto dai cittadini nelle riunioni patriottiche. All’ascolto, proposto in questo audiovisivo, di numerosi successi dell’epoca fanno da sfondo locandine, manifesti, foto, e sequenze tratte da filmati d’archivio.
Guerra Mondiale, canzone, canzoni
La trincea e la vita quotidianaDocumentari La trincea e la vita quotidiana.
L'unità audiovisiva utilizza foto e filmati d'epoca per una ricostruzione della vita della trincea dove c'è sempre qualcosa da combattere: il nemico, il freddo, il fango, lo shock da bombe e da granate. Durante la Grande Guerra è l'esercito tedesco a scavare la prima trincea e gli avversari saranno costretti ad imitarlo, ma nessuno immagina che quel tipo di guerra sarà il modello del futuro.
trincea, guerra
Europa del dopoguerra dal 1918 al 1932Documentari Europa del dopoguerra dal 1918 al 1932.
Il trattato di pace di Versailles ha disegnato la nuova geografia d`Europa ma la sua applicazione, dopo che la politica di Wilson era stata bocciata dal senato e dagli elettori americani, si rivela ben presto fonte di gravi dissidi anche fra gli stessi alleati. Le questioni territoriali ed il problema delle riparazioni tedesche dei danni di guerra avvelenano la vita politica europea e creano nuovi pericoli per la pace. Nel 1932 la Francia occupa la regione mineraria tedesca della Ruhr, gli italiani occupano Fiume, i rumeni entrano in Ungheria ed i greci in Turchia.
europa, dopoguerra, 1918, 1932
Europa 1917: l'anno delle illusioni perduteDocumentari Europa 1917: l'anno delle illusioni perdute.
Londra 1917: l`illusione della sicurezza sul fronte interno viene infranta dalle incursioni aeree. Ormai nessuno è troppo giovane o troppo vecchio per servire il re e la patria. Sul fronte occidentale, diserzioni e ammutinamenti riducono le fila dell`esercito francese già decimato dalle cruente e drammatiche battaglie di Verdun e della Somme.
Guerra Mondiale, 1917, europa
L'Europa si prepara alla guerra. L'Italia si affaccia al NovecentoDocumentari L'Europa si prepara alla guerra. L'Italia si affaccia al Novecento.
L`unità audiovisiva, attraverso foto e filmati d`epoca, compie un viaggio attraverso l`Europa e gli Stati Uniti d`America, raccontando i mutamenti politici e sociali, che hanno preceduto l`avvento della Grande Guerra. L`inizio del Novecento segna una fase nuova, l`Italia e l`Europa tutta si apprestano ad affrontare uno dei più difficili periodi della storia dell`umanità. L`unità è un valido supporto per una lezione introduttiva sui mutamenti storico sociali che portarono al primo grande evento bellico della nostra storia.
Guerra Mondiale, europa, italia, novecento
Gli stati europei alla fine della guerraDocumentari Gli stati europei alla fine della guerra.
A conclusione della prima guerra mondiale si delinea, nei paesi che vi hanno preso parte, un nuovo panorama economico e sociale, caratterizzato da un impoverimento generale e da conflitti interni sempre più aspri. Nell’Europa postbellica, l’ideale rivoluzionario si fa strada tra le classi più disagiate, che hanno perso fiducia nel progresso sociale e nel riformismo. In Russia, sempre più separata dall’Europa per gli effetti della rivoluzione bolscevica, si avviano i nuovi programmi comunisti per far fronte alla carestia e al disordine politico derivato dal conflitto e della guerra civile. Intanto, il segretario del partito comunista Stalin manovra per diventare il successore di Lenin, il quale, malato e ferito, muore nel 1924. Nell’Italia paralizzata dagli scioperi operai il governo tollera l’attività illegale di squadre private, i primi nuclei fascisti, per sedare la crescente minaccia comunista. Anche in Germania le tensioni sociali preparano il terreno all’ascesa della destra nazionalista.
stati europei, dopoguerra
Giovanni Giolitti e la guerraDocumentari Giovanni Giolitti e la guerra.
E` il 1911, i successi della campagna di Libia fanno di Giovanni Giolitti l`uomo più popolare d`Italia, ma già sono evidenti i segni del graduale deterioramento dell`equilibrio politico e sociale sul quale si era retto fino ad allora il suo predominio politico. Nel 1914 il primo conflitto mondiale divide il paese tra neutralisti ed interventisti. Il 5 luglio 1915 al consiglio provinciale di Cuneo, Giolitti, pur neutralista convinto, assicura devozione al re, appoggio al governo - guidato da Antonio Salandra da poco succedutogli - illimitata fiducia nell`esercito e nell`armata . Il ritorno di Giolitti al governo, nel 1920, non riesce a frenare l`ascesa del fascismo nascente.
Giovanni Giolitti, guerra
Documentari
Ungaretti e Apollinaire: ricordo di un'amiciziaDocumentari Ungaretti e Apollinaire: ricordo di un'amicizia. Giuseppe Ungaretti e Guillaime Apollinaire furono uniti da un rapporto di reciproca stima, amicizia e affinità, sia artistica che personale. Lo testimonia lo stesso Ungaretti in questo documento, in cui rievoca la notizia della scomparsa del poeta francese senza tentare di nascondere il turbamento e l'autentica commozione che ancora lo toccano a distanza di molto tempo. Ungaretti, Apollinaire
Il primo grande incontroDocumentari Il primo grande incontro.
Andrea Zanzotto è scomparso recentemente, il 18 ottobre scorso. In questo video ricorda l'esperienza dolorosa della Seconda Guerra Mondiale, che ha prodotto in lui un forte sentimento civile e sociale, caratteristico di tutta la sua esperienza di intellettuale e poeta. Il ricordo della fine della guerra si intreccia con il ricordo dell'incontro con il poeta Alfonso Gatto, esponente di spicco dell'ermetismo, che Andrea Zanzotto conosce a Milano all'indomani della Liberazione. "Il fatto che non si dovesse più fare attenzione a tedeschi o fascisti già ci dava un'euforia. Non bisogna dimenticare che in queste zone tutti furono coinvolti nella Resistenza."
Ungaretti, Apollinaire
Ungaretti, Quasimodo, Montale: l'unica volta insieme in tvDocumentari Ungaretti, Quasimodo, Montale: l'unica volta insieme in tv.
Tre straordinari protagonisti della poesia italiana: Salvatore Quasimodo, Eugenio Montale e Giuseppe Ungaretti nell'unica apparizione televisiva che li vede insieme. Dai preziosi archivi di Rai Teche un contributo inedito per il pubblico di Rai Letteratura, che vede riuniti per la prima e unica volta tre fra i più grandi esponenti della poesia del Novecento in un unico appuntamento.
ungaretti, quasimodo, montale
Giuseppe Ungaretti a 125 anni dalla nascitaDocumentari Giuseppe Ungaretti a 125 anni dalla nascita.
125 anni fa, l'8 febbraio del 1888, nasceva ad Alessandria d'Egitto Giuseppe Ungaretti. Rai Letteratura lo ricorda con quattro video molto rilevanti: dal ritratto che del poeta fa Guido Davico Bonino, accompagnato dalle letture di Luciano Virgili, al ricordo dello stesso Ungaretti di Apollinaire, alla testimonianza dell'unica partecipazione televisiva congiunta di Ungaretti, Montale e Quasimodo, fino al discorso critico di Nicola Bultrini sulla raccolta L'Allegria .
ungaretti, biografia ungaretti
Il vecchio e il mare di Ernest HemingwayDocumentari Il vecchio e il mare di Ernest Hemingway.
Dal fortunato programma televisivo Pickwick del 1994 vi presentiamo Alessandro Baricco che parla di uno dei più celebri romanzi di Ernest Hemingway, Il vecchio e il mare . Il vecchio pescatore Santiago, che da ottantaquattro giorni non riesce a pescare niente, prende il largo con la sua povera barchetta, quando finalmente abbocca ad uno dei suoi ami un pesce enorme. Tra l’uomo e la preda inizia una lotta terribile; il pesce reagisce fuggendo sott’acqua e trascinandosi dietro la barca, per tutto il giorno e per tutta la notte. Lo stile asciutto del romanzo potrebbe far pensare ad una semplice storia di pesca, ma Baricco vi scorge qualcosa di più, soprattutto nella pagina, di cui dà lettura in studio, in cui il vecchio Santiago esprime il desiderio di vedere, anche solo per un momento, il terribile pesce contro il quale sta combattendo. Questa frase rimanda molti di noi all’esperienza di un certo tipo di dolore “invisibile”, cui è difficile anche dare un nome, come “il male di vivere”.
Ernest Hemingway, il vecchio e il mare
Testimonianze su Carlo Emilio GaddaDocumentari Testimonianze su Carlo Emilio Gadda.
Il 14 novembre 1893 nasce a Milano Carlo Emilio Gadda. Nel 1963 a Corfù durante il raduno del Premio degli editori, Guido Piovene, Elio Vittorini e Alberto Moravia parlano della figura e dell’opera di questo grande scrittore. La cognizione del dolore è considerato da Piovene il suo miglior libro. L’opera, infatti, rappresenta la chiave delle nevrosi di Gadda, del suo complesso edipico, che egli sublima attraverso il particolare utilizzo del linguaggio. Piovene ricorda come il successo abbia toccato Gadda, considerato un personaggio eccentrico, solo dopo trent’anni di importante attività letteraria. Vittorini riassume l’intervento fatto nella giuria del premio sui narratori e le loro famiglie. Moravia sottolinea come Gadda abbia precorso i tempi: è stato importante in Italia e in Europa perché ha anticipato la crisi del realismo ottocentesco, attraverso la modificazione del mezzo espressivo, ossia del linguaggio.
Carlo Emilio Gadda si iscrive al Politecnico per studiare ingegneria ma nel 1915 parte volontario per il fronte (e solo nel 1955 pubblica il Giornale di guerra e di prigionia sulla dolorosa esperienza della guerra).Collaboratore della rivista “Solaria”, dal 1931, dopo aver esercitato per anni la professione di ingegnere, riesce a dedicarsi completamente all’attività letteraria e pubblica La madonna dei filosofi a cui segue, nel 1934, Il castello di Udine . Nel 1936 scrive La cognizione del dolore (pubblicato in volume nel 1963 e nel 1970). Nel 1940 si trasferisce a Firenze dove frequenta critici e scrittori; nel 1944 pubblica la raccolta di racconti L’Adalgisa . Dal 1950 è a Roma dove lavora alla Rai e redige le Norme per la redazione di un testo radiofonico . Ottiene una grande notorietà con Quer pasticciaccio brutto de via Merulana (pubblicato in volume nel 1957), un giallo senza soluzione, ambientato nella Roma del 1927. Tra le opere dell’ultimo periodo va ricordato anche il saggio-pamphlet Eros e Priapo (1967) sulla retorica del regime fascista.
Ungaretti, Apollinaire
Nautilus - viaggio come memoriaDocumentari Nautilus - viaggio come memoria. Oggi affronteremo l’aspetto più romantico del viaggio, cioè la memoria. Rumiz ci parlerà delle sue origini - italiana e asburgica - che gli hanno dato la spinta a compiere un viaggio nei luoghi della Grande Guerra: “ho voluto fare questo viaggio lungo la linea della frontiera, ma è stato anche un viaggio nel tempo, e mi sono reso conto di quanto poco tempo sia passato dalla Grande Guerra. Questo viaggio mi ha fatto capire quanto hanno patito i nostri nonni. L’Italia è un paese sciagurato dal punto di vista della memoria, fatta eccezione per le iniziative di singoli, perché le Istituzioni non se ne curano. L’Italia, però, è piena di quelli che chiamo i custodi della memoria. Io li ho solo messi in rete, poiché la politica non lo fa, e cosa è la politica se non mettere in rete le persone?”. Infine, Visentin ci racconta di un suo viaggio particolare, sulla rotta del Don Chisciotte: “in un momento di crisi che ci ha reso cinici e pratici, io mi sono messo alla ricerca del principe dei pazzi, che non è neanche esistito veramente. Ciò che rende attuale i personaggi storici non è tanto il ripercorrere le loro tracce, quanto cercarne il loro valore”. E con queste parole si conclude così il nostro viaggio insieme. Ungaretti, Apollinaire
Eugenio Montale si raccontaDocumentari Eugenio Montale si racconta. In un collage di interviste, Eugenio Montale ripercorre la sua vita, intervallando il racconto con la lettura di componimenti tratti dalla raccolta Ossi di seppia (1925). Tra il ricordo della gioventù trascorsa a Genova e quello della partecipazione alla prima guerra mondiale come ufficiale di fanteria in Valmorbia, il poeta rievoca l’inizio della sua esperienza di scrittore, definendosi quello di sei fratelli con minor attitudine letteraria. Sulla sua scoperta della letteratura influirono certamente la musica di Debussy e l’amore per la pittura moderna. Con grande senso dell'umorismo, Montale racconta la sua breve esperienza come baritono e il periodo di vita trascorso a Firenze, dove partecipa all’attività letteraria legata alla rivista Solaria , insieme a Elio Vittorini, Mario Praz, Mario Luzi, e dove incontra Drusilla Tanzi, che diventerà sua moglie. Le immagini dei luoghi legati ai momenti più significativi dell’esistenza di Montale, insieme ai versi da lui recitati, offrono un affascinante ritratto del poeta. Ungaretti, Apollinaire
Documentari
Il flagello della spagnolaDocumentari Il flagello della spagnola. Si registra il primo caso di influenza spagnola, la più grave forma di pandemia della storia dell'umanità. Tra il 1918 e il 1919 uccide 50 milioni di persone nel mondo più di quanto ne abbia uccisi la Grande Guerra . I sintomi sono tosse, dolori lombari, febbre; successivamente i polmoni cominciano a riempirsi di sangue e la morte sopraggiunge in pochissimi giorni. All'influenza viene dato il nome di "spagnola" perché la sua esistenza e’ inizialmente riportata soltanto dai giornali spagnoli, gli unici allora, non sottoposti a censura. Ungaretti, Apollinaire
Cultura scientifica e costume: il progresso. La scienza tra le due guerre.Documentari Cultura scientifica e costume: il progresso. La scienza tra le due guerre.
L`unità didattica illustra i progressi tecnologici e scientifici che si sono avuti - soprattutto nel campo della comunicazione, dell`aviazione, dell`automobilismo, della medicina - tra la fine della prima e l`inizio della seconda guerra mondiale. Le conseguenze più evidenti si notano nel cambiamento dei costumi all`interno delle società europea ed americana. La Grande Guerra aveva realizzato il più grande rimescolamento di popoli che si fosse mai visto. I reduci erano tornati a casa affratellati dalla medesima voglia di vivere e di costruire una nuova pace. La fine della guerra, mentre da un lato aveva impoverito economicamente l`Europa, dall`altro aveva favorito lo sviluppo industriale degli Stati Uniti, facendogli assumere il ruolo di riserva economica del mondo. Ungaretti, Apollinaire
Documentari
Prima Guerra Mondiale: ricordi e testimonianzeDocumentari Prima Guerra Mondiale: ricordi e testimonianze.
l 24 maggio 1915, giorno dell`entrata in guerra dell`Italia a fianco dell`Intesa anglo-franco-russa, nella memoria e nelle parole di sei testimoni di quel tragico evento: l`attrice Paola Borboni (1900 - 1995), lo psicologo e psicanalista Cesare Musatti (1898 - 1998), la scrittrice Virginia Galante Garrone (1906 - 1998), il poeta Attilio Bertolucci (1900 - 2000), il regista Francesco Rosi e lo scrittore Mario Rigoni Stern (1928 - 2008). L`unità audiovisiva alterna i ricordi e le fotografie degli intervistati a scene tratte dai film "I quattro cavalieri dell`Apocalisse" di Rex Ingram (1921), "Niente di nuovo sul fronte occidentale" di Delbert Mann (1980), "Mata Hari" di George Fitzmaurice (1932), "La grande guerra" di Mario Monicelli (1959), "Uomini contro" di Francesco Rosi (1970), "I recuperati" di Ermanno Olmi (1969) e "La sciantosa" di Alfredo Giannetti (1971). Ungaretti, Apollinaire
FONDAZIONE BENETTON STUDI RICERCHE
via Cornarotta 7-9, Treviso, Italy | c.f. 01236810261